Ciao, sono Fiorenzo, ho 41 anni e vivo a Brugherio (MB).
Sono laureato in Ingegneria Edile con specializzazione in Calcolo Strutturale di edifici.
Fino a qualche anno fa, avevo uno studio di progettazione con architetti e ingegneri che lavoravano per me sui miei progetti, avevo un’impresa di costruzioni che ha toccato quota 18 dipendenti e una società immobiliare che si occupava di sviluppo e compravendite sul territorio milanese.
Da circa due anni non mi occupo più di ingegneria, edilizia e calcoli strutturali: ho ceduto le mie quote della società immobiliare e della società di costruzioni. Tutto perché nel 2015 la mia vita è stata completamente stravolta a causa di un incidente stradale.
Oggi sono un amante dello sport di endurance, soprattutto di triathlon, che, per chi non lo conoscesse, è un sport che fonde in un’unica disciplina tre diversi sport: nuoto, bici e corsa. Io sono appassionato, in particolar modo, della cosidetta “full distance” detta anche “distanza ironman” nella quale le distanze da completare sono: 3,8 km di nuoto, 180 km di bici e i 42,192 km di corsa della maratona finale.
Oltre a questo mi occupo di nutrizione di base e nutrizione in ambito sportivo, pratico regolarmente meditazione attraverso tecniche particolari di respirazione e di posizioni tibetane mi faccio regolarmente docce fredde al mattino e da circa quattro mesi faccio regolamente bagni di ghiaccio ed esposizione naturale al freddo.
Ma non sono sempre stato così sportivo e attivo, anzi, ero il classico “pantofolaio”, che non faceva mai sport, pesavo 30Kg in più e proprio non capivo mia moglie quando si alzava al le 6 del mattino per andare a correre 15 o più km in preparazione di una gara.
La cosa forse ancor più spaventosa della mia sedentarietà è che mangiavo molto molto male, qualsiasi tipo di alimento infiammatorio e pieno di zucchero, come merendine industriali, prodotti da forno, nutella, ecc.; andavo più volte a settimana in pizzeria ed al ristorante dove letteralmente mi abbuffavo, perché non sapevo tutto quello che so oggi.
Il cibo è la principale fonte di malattia dell’epoca moderna: se mangi male ne paghi sicuramente le conseguenze; problemi come colesterolo, diabete, osteoporosi, insulino resistenza, malattie cardiovascolari, ecc. sono tutte conseguenza del cibo spazzatura che ingeriamo ogni giorno.
Il mio cambiamento di vita è stato dettato dal destino, sì perché dal 2015 al 2019, ho perso 30 kg, ho smesso di mangiare cibo spazzatura, ho abbandonato la macchina ed ho iniziato a fare molto sport.
Il punto di svolta è avvenuto quando sono stato coinvolto in un grave incidente stradale avvenuto all’altezza dello svincolo autostradale di Bereguardo (PV), nella tarda mattinata del 4 dicembre 2015, giorno in cui un autista di un camion, a causa del classico colpo di sonno, ha travolto il furgone dietro di noi che di conseguenza ha innescato un tamponamento a catena coinvolgendo ben 4 veicoli.
Ci sono stati diversi feriti, un morto e solo due persone completamente illese:
io e il mio amico Stefano!
Nei miei ricordi l’incidente è durato una manciata di istanti, ma quando, riaprendo gli occhi, mi sono reso conto di cosa fosse accaduto, mi sono ritrovato circondato dai ferri della macchina, che spuntavano ovunque, con la parte anteriore della nostra macchina che era finita sotto le ruote del camion che ci precedeva e con la parte posteriore, compresi i sedili dove di solito facciamo viaggiare i bambini, completamente accartocciata.
Da questo incidente sono uscito completamente illeso (e io sono convinto che è stato grazie al mio angelo custode, Nonno Fiore, mio nonno che mi guarda da lassù): non ho riportato nessun trauma, contusione o graffio di alcun genere, e mi considero letteralmente un miracolato!
All’epoca i miei figli erano piccolissimi, Nicolò aveva sei mesi e Lorenzo tre anni, mia moglie (donna straordinaria) non aveva idea di tutto il lavoro che facevo e se mai mi fosse successo qualcosa sono sicuro che le avrei creato non pochi problemi di gestione.
A tal proposito, una volta finiti tutti gli accertamenti, sono tornato a casa, e piangendo come un bambino, ho detto a mia moglie che avrei venduto tutto e mi sarei dedicato alla mia famiglia e a me stesso (e a farmi crescere la barba ;-)…vi racconto anche questa?!).
Il primo passo è stato cominicare a fare attività fisica: ho abbandonato l’auto e iniziato a muovermi in bici per andare sui cantiere ed in ufficio e a inserire qualche corsettina insieme a mia moglie.
Poi ho iniziato a studiare gli alimenti scoprendo realtà sconcertanti su zuccheri, farine, insaccati e via dicendo.
Da qui la trasformazione che mi porta ad oggi, ad aver quasi concluso un percorso di studi riconosciuto dal CONI in ambito di nutrizione, nutrizione sportiva e personal trainer, e ad aver intrapreso un percorso di continua crescita personale in ambito di meditazione e respirazione.
Oggi gestisco il Coworking che ho aperto quasi un anno fa insieme a mia moglie (anche il Coworking, se vogliamo parlarne, ha una storia tutta sua, perché era il mio studio professionale quando lavoravo come ingegnere e avendo deciso di cambiare mestiere volevamo, anzi, lo stavamo per trasformare in un B&B per studenti del vicino Politecnico di Milano… questo a inizio 2020… poi è cambiato il mondo e noi per fortuna non avevamo ancora cominciato i lavori; abbiamo avuto così la prontezza di riflessi di trasformarlo in qualcos’altro, un Coworking appunto, un luogo dove le persone potessero finalmente ricominciare a lavorare insieme, un luogo dove ognuno avesse sia i propri spazi, sia spazi condivisi, dove poter scambiare ogni tanto due chiacchiere!) ed ho aperto due studi terapeutici dove non faccio visite come nutrizionista, perché non sono né mi reputo un dottore, ma cerco di aiutare le persone a ritrovare se stesse e a migliorare la propria vita, così come ho fatto io, attraverso un percorso che ho chiamato “NUTRIRE LA VITA”, durante il quale do sì consigli su una corretta alimentazione, ma soprattutto cerco di trasmettere le informazioni giuste affinché le persone possano vivere una vita più sana, serena e consapevole.
Ma cosa dirti papà forse sono l'unico che non si sorprende conoscendo la tua tenacia so benissimo dove puoi arrivare e cos'altro puoi fare.
Ti voglio bene
Grandissimi Fiore e Sara, siete una famiglia bellissima!
Hai fatto una scelta veramente stravolgente,un cambiamento di vita che in pochissimi avrebbero avuto la forza e il coraggio di fare, ti ammiro!!
Sono sicuro che anche in questo nuovo percorso sarai un “IRONMAN“.
Ciao Daniel